rock oN!

STROFE DIPINTE DI JAZZ 2008

04/07/2008 19:08

STROFE DIPINTE DI JAZZ 2008

parole | colori | suoni |

 

Laghi FIPSAS | Via Trieste | Romans d’Isonzo | 11 - 12 Luglio

 

 

Terza edizione, poesia, musica, pittu ra, fotografia, video, installazioni...e molto altro, due serate, artisti provenienti soprattutto dal Friuli Venezia Giulia e dalla Slovenia, quest’anno la totalità dei partecipanti nasce dopo il 1968, decisione presa per dare una chance ad artisti che sono all’inizio del loro percorso e che spesso hanno difficoltà nel trovare spazi dove esporre / leggere / suonare.

Come già detto artisti nati dopo il 1968, un inconsapevole (?) tributo al maggio francese ed ai cambiamenti e sovvertimenti, più culturali che politici, che quell'anno ha portato con sè.

 

Parole, Colori, Suoni… arte sociale, arte di vivere, l’arte di abbattere le paure verso nuovi linguaggi, l’arte di incrinare la diffidenza verso altri modi di stare assieme, l’arte di esplorare e condividere luoghi emotivi oscuri e scintillanti, l’arte di accogliere generazioni senza nome e senza futuro, l’arte di raccogliere diversi modi di esprimere il dolore e il piacere di esistere.

Meticciare, mescolare, imbastardire è la parola d'ordine di questa come di tutte le iniziative proposte dal Liberatorio d'arte.

Tentare il più possibile di non rimanere chiusi in noi stessi, annusare l'aria attorno a noi e trovarvi i nostri simili apprezzandone le differenze più che le idee in comune.

 

PAROLE |

Poeti che raccontano se stessi, ma che tengono gli occhi ben aperti sul mondo che li/ci circonda, poesie che parlano di sentimenti e sensi, di anima e di carne.

 

COLORI |

Dalla video-arte alla pittura, dai lavori su vetro all'utilizzo della ceramica,  dalla fotografia alle installazioni. Questo è quanto gli artisti visivi coinvolti nella rassegna proporranno.

 

SUONI |

Come spesso accade quando si va a preferire la qualità al genere, si finisce con il tradire il nome della manifestazione, ma non l’anima della stessa.

Il jazz rimane quest’anno un'idea sottotraccia, che non viene esplicitata: il cuore di questa rassegna è di rimanere (in)fedeli a noi stessi ed alle nostre convinzioni. Le musiche che proponiamo quest’anno variano molto, si va dal rock sporcato di elettronica (ma con un occhio di riguardo per certe sonorità psichedeliche) dei "Funny Faces" alla musica popolare esteuropea della "Trickster Orchestra", dalle rivisitazioni di alcuni classici cantautori italiani (ma non solo) dei neonati "Quo Vadis, Baby?" all'indie-folk con venature bossanova della cantautrice udinese FR Luzzi. Senza dimenticare i dj che a fine concerti proporranno altre contaminazioni di generi, il venerdì sera con i Cirio Brothers e Paul Superwurstel legati a sonorità elettroniche contemporanee e il sabato sera con Creeper e il suo miscuglio di generi che spazieranno dall’indie-rock al funk passando per il reggae ed il pu nk.

 

Jazz non come stile musicale, ma come attitudine, Jazz che sarebbe meglio tradurre con groove, feeling, tiro…

Jazz come definizione che si adatta alle parole ed ai colori, non soltanto alla musica.

Potevamo scrivere Punk o Electro, ma nulla sarebbe cambiato, la fedeltà alle definizioni non è nel nostro DNA.

 

Strofe dipinte di Jazz come ricerca di suoni parole e colori nuovi senza dimenticare le lezioni di chi ci ha preceduto.

 

 

Pittura:

Alessandro de Fornasari

Andrea Kvas

Andrea Lovini

Elia Gabas

Enrico Colussi

EvaMarie

Francesca Gerion

Manuel Grosso

Stefano Battistutta | Mousemahout

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